Assistenza stragiudiziale alle imprese

C’è ancora chi pensa che un contratto possa essere fatto senza un’adeguata assistenza legale? Certo, è possibile, basta però non pentirsi in seguito, e affrontare spese ben maggiori per il contenzioso internazionale, che è notoriamente dispendioso.

In realtà una buona assistenza stragiudiziale alle imprese non comporta costi necessariamente elevati, molto dipende dai temi che si vogliono affrontare prima di avviarsi in un percorso di conquista di nuovi mercati.

La legge applicabile al “nostro” contratto
Il regolamento Roma I

C’è ancora chi pensa che un contratto possa essere fatto senza un’adeguata assistenza legale? Certo, è possibile, basta però non pentirsi in seguito, e affrontare spese ben maggiori per il contenzioso internazionale, che è notoriamente dispendioso.

In realtà una buona assistenza stragiudiziale alle imprese non comporta costi necessariamente elevati, molto dipende dai temi che si vogliono affrontare prima di avviarsi in un percorso di conquista di nuovi mercati.

Le condizioni generali di contratto

Un buon punto di partenza per molti soggetti è quello di verificare le proprie condizioni generali di contratto (di vendita e di acquisto) e la loro adeguatezza rispetto agli obiettivi minimi di tutela della nostra attività.

Spesso tali testi, ove presenti, risultano da vecchie bozze che nel tempo non si sa bene come sono state ritoccate per le esigenze più varie, senza però tener presente le finalità di maggiore importanza per la nostra azienda. Verificarle ed aggiornarle alle reali esigenze è già un buon punto di partenza.

Il foro competente

Con una certa frequenza il tema del foro competente per conoscere le liti derivanti da un contratto (o da un fatto illecito) è confuso – o erroneamente assimilato – con quello della legge applicabile ad un dato rapporto giuridico. In realtà a parte rari casi (tra i quali spicca quello del regolamento UE sulle successioni internazionali) la coincidenza tra “forum” e “ius” non è un fatto scontato.

Può quindi dirsi normale che il giudice di un dato Stato sia competente a conoscere di un dato caso, ma che per risolverlo debba applicare la legge di un diverso Stato. Anche per evitare questo tipo di problemi, un contratto dettagliato e che includa la scelta del giudice competente potrà rendere il rapporto contrattuale più semplice e meno problematico.

Indubbiamente, specie per i contratti di maggior rilievo, la scelta potrà orientarsi sull’arbitrato, e ciò specie nei casi in cui gli organismi arbitrali prescelti consentano la nomina di un arbitro singolo, lasciando l’ipotesi del collegio di tre arbitri ai casi realmente più complessi.

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